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Con il progetto triennale "Boghes pitzinnas" di Radio Macomer Centrale, si intendono conseguire diversi obiettivi:
- Verificare in quante e in quali scuole medie di primo e secondo grado il problema della lingua e cultura sarda è penetrato e a quale livello quantitativo e qualitativo;
- Qual è il giudizio che ne danno soprattutto gli studenti ma anche gli insegnanti e i genitori, posto che senza la collaborazione convinta e fattiva di queste tre componenti sociali la lingua sarda (e quindi in gran parte la cultura) è destinata a restare un fatto accademico ed élitario;
- Sfatare il luogo comune , radicato in modo particolare fra molti ragazzi,che l'apprendimento e la valorizzazione della lingua sarda siano destinati, o comunque rappresentino un pericolo, a soppiantare o a mettere in seconda fila l'italiano e le lingue straniere studiate a scuola. Semmai lo scopo è esattamente l'opposto : cioè dimostrare che si possono apprendere contemporaneamente diverse lingue e che la lingua materna,anche per la sua origine neolatina, costituisce un grande arricchimento non solo dal punto di vista etnico ma anche specificamente culturale;
- Fare il punto sui rapporti scuola-alunni soprattutto dopo la concessione dell'autonomia, che consente, fra l'altro, di predisporre e realizzare progetti di cultura locale in percentuale del 20% all'interno del curricolo ministeriale;
- Incoraggiare le scuole che già hanno affrontato il problema e stimolare quelle che ancora non lo hanno fatto a cimentarsi con il problema se si vuole salvare da morte sicura la lingua sarda, anche per il suoi valori fonici e sintattici che la pongono all'avanguardia di altre lingue.
Per poter conseguire gli obiettivi, o almeno una buona parte di essi , verranno scelte per il primo anno venti scuole medie di primo e secondo grado (queste ultime rappresentative dei vari tipi) operanti nel Marghine-Planargia, Montiferru, Barigadu, Oristanese, Baronia, Barbagia, Goceano, per realizzare in ciascuna di esse un dibattito, (per un totale di 20 trasmissioni), dove è possibile in lingua sarda, fra rappresentanze di docenti, di studenti, di genitori, il dirigente scolastico e possibilmente una persona di una certa età esperta nella parlata sarda originaria. Temi della discussione , della durata di quaranta, sessanta minuti circa, saranno gli obiettivi elencati più sopra.
I dibattiti saranno registrati in formato audio digitale, da mettere a disposizione degli utenti per trasmissioni in radio, e su internet.
In base ai dati raccolti il primo anno, per il secondo si potrà prevedere il coinvolgimento di altre venti scuole diverse oppure un certo numero di scuole nuove e un certo numero di scuole già contattate che abbiano in corso uno o più progetti di lingua sarda per verificarne, insieme, sempre attraverso dibattiti con tutte le componenti scolastiche (compreso il personale ATA) gli eventuali obiettivi raggiunti o l'iter del progetto percorso.
II terzo anno, invece si ritiene opportuno scegliere venti scuole fra quelle già coinvolte nel primo e secondo anno per verificare i risultati raggiunti (più o meno importanti), i metodi privilegiati allo scopo,il grado di credibilità conseguito all'interno della scuola ed eventualmente tra le famiglie che vi fanno capo. I dibattiti verranno condotti e animati dallo scrivente e dal sig. Melis Roberto pubblicista e responsabile dell'emittente e si svolgeranno prevalentemente in sardo. Sarà usato l'italiano solo nel caso in cui ci si trovi di fronte a una realtà del tutto digiuna di lingua materna ; oppure per eventuali accostamenti lessicali, fonetici e sintattici fra le due lingue.
Nel corso delle trasmissioni si potrà tastare anche il terreno per conoscere il parere dei vari interlocutori circa la lingua "unitaria" proposta dalla consulta regionale. Per concludere, penso che il progetto possa, nel giro di tre anni, dare un quadro abbastanza esaustivo dello status quaestionis nel pianeta scuola di una parte rappresentativa della Sardegna. Tutte le trasmissioni saranno accompagnate da musica di artisti sardi.
Dr. Salvatore Sechi
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